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Il sottobosco

Il sottobosco è l’insieme di cespugli, piccoli arbusti e felci che si sviluppa sopra alle erbe, al muschio e ai licheni all’ombra degli alberi del bosco. Esso ha notevole importanza per la vita del bosco stesso perché protegge il terreno dal dilavamento e dall’erosione superficiale e gli insetti e i piccoli mammiferi dalle eccessive escursioni termiche e dal vento; inoltre favorisce la conservazione dell’umidità nel suolo, arricchisce il terreno formando l’humus con i suoi detriti di sostanze organiche, e infine fornisce cibo a uccelli e mammiferi più grandi. Nel passato il sottobosco offriva all’uomo prodotti secondari come: fasciame, strame (fieno, foglie secche per l’alimentazione degli animali e materiale per fare semplici lettiere), frutti saporiti come fragole, lamponi, mirtilli, more e alcune piante officinali, nonché i funghi.

FELCI(1) Famiglia Pteridophyta
Le felci hanno radici che assorbono acqua dal terreno, hanno uno stelo e foglie contenenti clorofilla che cattura la luce del sole. Ma non hanno fiori! Le felci infatti si riproducono per spore. Sulla pagina inferiore delle fronde si trovano gli sporangi, piccole masse giallo-arancio che, giunti a maturità, liberano le spore. Sul monte San Michele se ne trovano di vari tipi: Felce Dolce e Felce Maschio ai piedi degli alberi e Asplenio nelle cavità delle rocce o dei muretti a secco.

HEPATICA(2) Hepatica nobilis, Famiglia Ranuncolacee
Diffusa in Europa, nelle regioni montuose o collinari, su terreni umidi, in sottoboschi calcarei.
FOGLIE: tutte basali, persistenti, a forma di cuore, spesse e trilobate, con sottofoglia viola e lunghi piccioli.
FIORI: blu-lilla, da 6-8 petali con stami e antere bianco-rossicce, fioritura marzo/aprile.
USI: un tempo per curare malattie del fegato e cicatrizzare le ferite, ma l’uso medicinale di questa pianta velenosa è stato abbandonato.

PUNGITOPO(3) Ruscus aculeatus, Famiglia Asparagaceae
Il pungitopo è un piccolo arbusto sempreverde che spesso forma grovigli di vegetazione impenetrabili.
FUSTO: verde ed eretto, ramificato, ricco alla sommità di cladodi.
FOGLIE: ovali, rigide e molto pungenti, chiamate cladodi, di colore verde cupo, coriacee, alterne, sessili, terminanti con una spina, portano al centro i fiori.
FRUTTI: bacca rotonda rossa con 1-2 semi gialli.
FIORI: piccoli, violacei o verdastri, fioriscono a settembre ed aprile con 3 sepali e 3 petali liberi.
RADICE: rizoma strisciante, bianco-grigiastro, nodoso.

Il pungitopo nella cultura
Il nome “pungitopo” deriva dall’usanza contadina di proteggere dai topi, con mazzetti di questa pianta, i salumi e i formaggi messi a stagionare. Nelle case di campagna del Veneto, le ramaglie venivano sistemate ai piedi dei tavoli o nelle scaffalature, sulle quali si allevavano i bachi da seta. I semi, opportunamente tostati, venivano un tempo impiegati come sostituti del caffè, soprattutto in tempi di magra. I germogli possono essere legati in piccoli mazzi e fatti cuocere con le cime rivolte verso l’alto, poi consumati in insalate, minestre o risotti. Il pungitopo in fitoterapia è molto usato come diuretico e febbrifugo; inoltre è molto attivo per il sistema venoso. Viene adoperato nella preparazione dello sciroppo delle 5 radici, insieme con i rizomi di finocchio selvatico, di sedano selvatico, di asparago e di prezzemolo. Le bacche del pungitopo sono velenose e la loro ingestione può causare convulsioni. I rami del pungitopo provvisti di bacche rosse, vengono usati anche come addobbo natalizio.

Il nome ‘Hepatica’
Il suo nome deriva dalla forma e dal colore del fegato (in greco epar-epatos) a cui assomigliano le foglie della pianta nella pagina inferiore. Essa si chiama anche “Herba trinitas“ perché negli affreschi medievali delle chiese si usava la forma delle sue foglie per raffigurare simbolicamente la Trinità (unica foglia con tre lobi = unico Dio in tre persone).

l CTG El Preon Aps ha deciso di dedicare questo percorso fra natura, storia e tradizione alla memoria di uno dei soci fondatori del gruppo, Romano Giacomelli, instancabile sostenitore della cultura e del mondo scolastico cavaionese, recentemente scomparso.