Il territorio di Cavaion è prevalentemente collinare e comprende parte del rilievo meridionale del Monte Moscal con il Monte San Michele a quota 335 m s.l.m. e parte delle colline dell’anfiteatro morenico del Garda, fino all’Adige nella zona di Sega, posta a 85 m s.l.m.
Il clima della zona è dolce, di tipo padano-mediterraneo. Le prime testimonianze della presenza umana nel territorio di Cavaion risalgono al Paleolitico Medio con alcuni ritrovamenti di pietre lavorate sul Monte San Michele, ma è nell’età del Bronzo antico e medio (1800-1600 a.C.) che si ebbe un insediamento nel laghetto morenico di Ca’ Nova, Qui si sono trovati materiali ceramici, oggetti di terracotta e di bronzo, ossa lavorate, perle d’ambra e di pasta vitrea, forme di fusione. La scoperta di resti di ville-fattorie e di una necropoli nei pressi della strada fra il Garda e la via Claudio-Augusta (loc. Bossema), testimoniano insediamenti sparsi in epoca romana. Il territorio, dopo aver ospitato qualche presenza dei Goti, nel corso del VI-VII secolo fa parte di una arimannia longobarda, con la fortificazione della Bastia sul San Michele. A partire dal IX secolo, durante la dominazione dei Franchi, il territorio passa alla judicaria Gardesana.
Dal 1193 il territorio è amministrato dall’Abbazia di San Zeno, dal Comune di Verona e da alcuni monasteri veronesi, mentre nel corso del XIII secolo diventa comune autonomo, denominato Castelnuovo dell’Abate, con proprio statuto approvato nel 1260. In questo periodo l’aspetto urbanistico incomincia ad essere delineato secondo gli elementi tipici delle case-torri, costruite in pietra e disposte in corti, dei broli, dei muri in pietra e degli introi, i collegamenti pedonali fra le vie del centro. Dal 1405 la dominazione veneziana imprime un forte impulso alle attività economiche catalizzate anche da un porto sorto sulle rive dell’Adige in località Sega. In questo periodo (1600-1700) si diffonde la civiltà della villa, che vede la costruzione di Palazzo Trombetta, villa Cordevigo, villa Bonazzo e Palazzo Ravignani. Con la caduta nel 1797 della Repubblica di San Marco sotto i colpi delle armate napoleoniche, Cavaion segue le sorti del Veneto, dapprima sottomesso agli Austriaci e quindi annesso al Regno d’Italia. Nel 1859 come comune Cavaion contava 1.330 abitanti. Durante il XX secolo il centro abitato del paese si è sviluppato attorno a via Cavalline e via Fracastoro, e nel secondo dopoguerra si è avuta una notevole espansione urbanistica e residenziale che ha portato gli abitanti a superare agli inizi del XXI secolo quota 4.000 (oggi si sfiorano i 6.000).
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